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Fondazione Famiglia Calabrese Del Nea 26.05.2021

Hoy a las 18 hs.

Fondazione Famiglia Calabrese Del Nea 09.05.2021

Mercoledì 5 Maggio 2021 Rassegna Stampa La continuazione della lettura articoli potete farla tramite il sito www.calabria.live Grazie per l'attenzione... www.esaroitaliawebradio.it See more

Fondazione Famiglia Calabrese Del Nea 05.05.2021

PURGATORIO ALLA CALABRESE un contorno di verdure a base di patate, melanzane e peperoni, dal sapore tipico mediterraneo, molto saporito e gustoso, si gusta ben...e dopo aver riposato un pò. Da noi a Reggio C. si mangia anche dentro il pane di grano farcito anche con della salsiccia arrosto. Ricetta https://blog.giallozafferano.it//purgatorio-alla-calabrese/ Post di Anna e la sua cucina per #lanostracucinacalabrese See more

Fondazione Famiglia Calabrese Del Nea 03.05.2021

IL MIO EDITORIALE SUL PONTE SULLO STRETTO CALABRIA.LIVE 5 MAGGIO 2021 ALTRE PROPOSTE E INTERROGATIVI BUONI SOLO A FAR PERDERE TEMPO: L'IPOTESI A TRE CAMPATE È I...MPENSABILE PONTE, NUOVI PRETESTI PER NON DECIDERE IL GOVERNO DEVE DIRE SE VUOL FARLO O NO di SANTO STRATI Non è un’impressione, ma una solida realtà: continua l’ignobile tarantella dei diversivi a proposito del Ponte sullo Stretto. Con un ministro alle Infrastrutture (Giovannini) che non conosce i termini della questione (e non cerca nemmeno di approfondirli) e la relazione (un’altra ancora) della Commissione tecnica istituita dalla precedente ministra Paola De Micheli che espone altre idee. Come se non ci fosse già un progetto approvato e quindi immediatamente eseguibile. La verità è che manca la volontà politica di assumersi la responsabilità di decidere, ma i calabresi e i siciliani sono ora davvero arcistufi di questo indecoroso e avvilente balletto di rinvii: il Governo, ora, deve dire se intende fare quest’opera colossale e strategica, oppure no. Senza giri di parole e nuove ipotesi che, per intenderci, nascono più dalla fantasia di chi sta nel Palazzo piuttosto che dalla competenza di chi avrebbe titolo per parlare. L’ultima trovata per perdere tempo è l’ipotesi del Ponte a tre campate e non, come nel progetto originario vinto dal consorzio Eurolink, a una. Orbene, a parte le obiezioni di natura tecnica che affidiamo a chi a titoli per farle, va subito considerato che qualsiasi ipotesi modificativa del progetto approvato equivale semplicemente ad aver buttato via 50 anni di lavori e idee e richiederebbe altri dieci anni di studi e progetti. Non servono altri studi e progetti, questo è chiaro a tutti, tranne che ai nostri governanti che, fino ad oggi, a cominciare da Mario Monti (che ha bocciato il progetto già esecutivo) e finire a Giuseppe Conte, hanno gestito politicamente la questione Ponte a seconda degli interessi di una o dell’altra parte. Una volta per accontentare i No-Ponte, un’altra gli ecologisti-talebani dello Stretto, un’altra per far felici le compagnie del trasporto marittimo, un’altra i fautori della decrescita infelice, etc. Conte era dubbioso durante il primo Governo, poi la rilanciato la balzana idea del tunnel (i Cinquestelle sono notoriamente No-Ponte): anche questa è stata l’occasione per tenere caldo l’argomento, senza decidere nulla. Tant’è che la Commissione voluta dalla ministra De Micheli ha bocciato completamente l’idea sottomarina perché impraticabile. E il Governo Draghi si trova con il ministro della Transizione ecologica Cingolani che si dichiara contro il Ponte, pur premettendo di conoscere nulla in materia e il ministro delle Infrastrutture che ha detto ieri sera dalla Gruber che aspetta il dibattito parlamentare del 12 maggio per capirne di più. Ora basta, ha detto chiaramente il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci cui ha fatto eco Nino Spirlì, presidente ff della Regione Calabria. Come se non bastasse, il ministro Enrico Giovannini ieri ha detto che il Ponte non può rientrare tra i progetti del Recovery Plan perché è già chiuso. Ma dove vive il ministro e chi è che (non) lo informa? Non è una novità, si sapeva già da mesi che il progetto non era dentro il PNRR, ma soprattutto il ministro ignora che l’ing. Pietro Salini a capo della Webuild (la società che ha assorbito Impregilo, general contractor del Ponte) ha ribadito a Catania la scorsa settimana che la sua Società è pronta a investire in proprio (a fronte della concessione futura), purché lo Stato si faccia carico degli oneri accessori. Oneri di cui, peraltro, si sono detti pronti a farsi carico i due governatori delle regioni interessate, nel caso in cui lo Stato dovesse fare orecchie da mercante. Il Ponte non piace a tutti, questo è evidente, ma sarebbe magnifico scoprire quali interessi ci sono per contrastare così efficacemente un’opera che potrebbe trasformare l’economia siciliana e calabrese, sotto tutti i punti di vista. Piace dice Marco Travaglio a ‘ndrangheta e mafia ma riteniamo sarebbe il caso di smetterla con questi stereotipi che condannano la Calabria a una perenne ingessatura: ci sono persone come il procuratore Nicola Gratteri, capo della Procura a Catanzaro, che rischiano ogni giorno la pelle per dimostrare che il malaffare si può contrastare. Oggi ci sono gli strumenti di vigilanza sugli appalti, in grado di scoprire o impedire intestazioni fittizie e il controllo mafioso sulla realizzazione delle opere. Certo, è un compito assai difficile, ma bisogna crederci, perché i calabresi sono stanchi di vivere anche quest’ulteriore emarginazione sociale. Se prevalesse questa logica non avremmo imprenditori coraggiosi che combattono a viso scoperto la ‘ndrangheta (Nino De Masi è uno dei tanti esempi, ma ci sono anche i Callipo, i Caffo, che danno un’immagine positiva e moderna della loro terra, etc). Quindi, non si prenda il pretesto che il Ponte sarebbe un affare per la mafia: la Calabria perbene non lo permetterebbe più. Poi ci sono gli incompetenti di carriera che sparano cavolate un tanto al chilo senza sapere di cosa parlano. Purtroppo il nostro Paese ne ha in quantità industriali: se prevalesse la logica di ascoltare i tecnici qualificati, i professionisti di acclarata capacità, non avremmo i guasti che riscontriamo nella gestione dell’emergenza Covid, tanto per fare un esempio, e non avremmo la spaventosa montagna di burocrazia che serve, i più delle volte, a mascherare inettitudine e incompetenza e a bloccare crescita e sviluppo. La proposta del ponte a tre campate è, come già detto, un altro diversivo per non mascherare l’incapacità di decidere. E oltretutto è un’idea maturata, probabilmente, di notte a qualche testa che si ritiene illuminata ma che non capisce niente di ponti e di costruzioni. Abbiamo sentito in proposito il prof. Enzo Siviero, Rettore dell’Università E-Campus, ingegnere e architetto, progettista di chiara fama e professore di Ponti e Tecnica delle Costruzioni allo Iuav a Venezia, e la bocciatura è totale. È evidente ha detto il prof. Siviero a Calabria.Live che la soluzione a tre campate viene messa sul piatto per togliersi ogni responsabilità! Dato che, se si optasse per questa soluzione, si dovrebbe ripartire da zero con un tempo di completamento stimabile in molti anni (10 se va bene). Poi, vi è una palese incertezza sui costi effettivi e sulla realizzabilità per le problematiche delle fondazioni e delle pile in mare In questo modo sottolinea il prof. Siviero si butta un lavoro di mezzo secolo di studi e ricerche con relativi costi a perdere per lo Stato: la Corte dei Conti che non avrebbe nulla da obbiettare? Senza contare che resta aperto il contenzioso con il contraente generale Eurolink. Vedremo se questi aspetti sono considerati nella relazione che sono curioso di leggere. Il prof. Siviero ricorda come si è arrivati all’ipotesi di un ponte a campata unica: Già all’inizio della progettazione da parte della Società Stretto di Messina con soci Anas FS Regione Sicilia Regione Calabria, in liquidazione dal 2012, ma non ancora liquidata la prima ipotesi propendeva per un’unica pila in mezzo allo Stretto. Ciò per canalizzare meglio la navigazione e per approfittare di una cresta intermedia nel fondale. Uno studio approfondito della componente geotecnica aveva tuttavia concluso per l’infattibilità costruttiva nell’area dello Stretto a causa delle forti correnti (4 nodi) che difficilmente avrebbero consentito il posizionamento della pila a cassone autoaffondante (inimmaginabile realizzare pali). Inoltre erano necessarie tecnologie sperimentali per consolidare il terreno di fondazione (presumibilmente una particolare forma di jet grouting). E qualora fosse stato possibile, i relativi costi erano enormi e comunque tali da rendere non competitiva la soluzione rispetto alla campata unica. Secondo il prof. Siviero Vi era, per di più, una manifesta controindicazione ad una o più pile lungo un percorso di navi verso il Porto di Gioia Tauro, per il rischio di ship collision. Altro elemento di incertezza veniva individuato nel dovere modificare la direzione del ponte che, oltre ad incidere sulla lunghezza, aumentava la componente di qualche frazione di millimetro dovuta all’allontanamento con spostamento antiorario della Calabria rispetto alla Sicilia. Ciò ha indotto la Stretto di Messina ad optare per l’attuale progetto a campata unica, via via affinato in ulteriori vent’anni di studi e ricerche. Da notare che nel 1992 i consulenti geotecnici, espressero nero su bianco un esplicito parere di infattibilità. Questo all’epoca! Certo è possibile che oggi vi siano tecnologie innovative che possono essere sperimentate ma si dovrebbe disporre di studi assai approfonditi corredati da adeguate ed estese indagini in situ. Tutto ciò comporta realisticamente un allungamento dei tempi e con una fortissima incertezza sugli esiti esecutivi e dei relativi costi effettivi, anche come detto, vista l’incognita delle fondazioni in mare a tali profondità e con quelle correnti. Resta poi il fatto che si dovrebbe ripartire da capo anche per gli attacchi a terra, le sistemazioni urbanistiche, gli espropri ecc. In definitiva da un lato c’è un progetto definitivo di SDM pronto e corredato di tutti i pareri tecnici, dall’altro c’è una idea progettuale ancora da sperimentare che rimette in discussione tutto l’iter approvativo misurabile in molti anni. Dunque, torniamo a ripetere che la questione è solo di volontà politica. Oggi il premier Mario Draghi che non si è ancora espresso in maniera chiara sul Ponte ha un governo dalle tante anime, ma la sua leadership è in grado di mettere d’accordo i talebani no-Ponte e i parlamentari che vedono nell’opera una straordinaria e irripetibile occasione per dare il via a un processo di rinnovamento e di crescita di tutto il Mezzogiorno. Con un’occupazione prevista di almeno 100mila unità (25mila già da quando si comincia) e una ricaduta sul territorio in termini di sviluppo territoriale con un’attrazione turistica unica. Presidente Draghi prenda in mano il dossier Ponte e decida, sulla scorta della sua eccezionale esperienza e della sua visione di futuro, sul Ponte come su tutte le altre cose che renderanno l’Italia un Paese migliore.

Fondazione Famiglia Calabrese Del Nea 24.04.2021

http://www.calabria.live/

Fondazione Famiglia Calabrese Del Nea 02.10.2020

Scilla, a passeggio con la gatta. 12 ottobre 2020 Pasquale Arbitrio

Fondazione Famiglia Calabrese Del Nea 12.09.2020

https://comitesros.org.ar/web/

Fondazione Famiglia Calabrese Del Nea 06.08.2020

Sigue Al Cinema! Edición especial El Cairo - Rosario Segundo encuentro de esta nueva edición: "A ciambra" de Jonas Carpignano (disponible del 15 al 20 de octubr...e) Género: Drama Año: 2017 Duración: 120 min Dirección: Jonas Carpignano Film ganador del David de Donatello 2018 para la mejor dirección y el mejor montaje. En la Ciambra, una pequeña comunidad romaní en los alrededores de Gioia Tauro, en Calabria, el protagonista del film, Pio Amato, un niño de 14 años bebe, fuma e intenta ingresar lo más rápidamente posible al mundo de los adultos que, en su inmensa mayoría, se dedican a robos, estafas o negocios turbios. Él es uno de los pocos en condiciones de integrarse en las distintas realidades del lugar: los italianos, los inmigrantes africanos y los miembros de la comunidad romaní. Pio quiere ser como su hermano mayor Cosimo, aprendiendo lo necesario para sobrevivir en las calles de su ciudad. Cuando Cosimo desaparece las cosas empiezan a complicarse para Pio, quien deberá probar que está en condiciones de asumir el rol de su hermano y decidir si está realmente listo para ser un hombre. PARA RESERVAR TU LUGAR: https://www.eventbrite.com.ar/e/a-ciambra-al-cinema-edicion Cómo ver las películas - Información importante Repasamos algunos puntos importantes para que todos puedan disfrutar del mejor cine italiano sin inconvenientes - Es necesario inscribirse para cada película. Para acceder a las credenciales de acceso, el espectador debe llenar un formulario de inscripción gratuito de Eventbrite disponible para cada una. La inscripción para cada film finaliza a las 16 hs. del jueves indicado como inicio de la proyección. - Una vez que se inscribieron, al instante deben recibir un correo indicando "Confirmación del pedido". Luego, el día anunciado de proyección A PARTIR DE LAS 18 HS van a recibir un enlace y una contraseña para visualizar el film. Deben utilizar sólo esa información, ningún usuario o contraseña personal. Para ver la película no deben volver a ingresar a Eventbrite. Deben sólo abrir el enlace que reciben por correo electrónico. EVENTBRITE ES SÓLO PARA INSCRIBIRSE y recibir la información. - Como ya saben, cada uno de los films estará disponible durante cinco días, a partir de los jueves a las 18 hasta el martes siguiente. Pueden ver las películas hasta el martes de la semana siguiente, en el horario que quieran. - Como siempre encuentran la información en nuestro sitio oficial y redes sociales. Si comparten el evento con amigos, avísenles también a ellos que nos sigan para estar constantemente actualizados, y compártanles estas indicaciones que son importantes para un fácil acceso. Importante: Si tienen dudas o necesitan asistencia no respondan directamente a través de Eventbrite, pueden escribirnos a [email protected] Istituto Italiano di Cultura Buenos Aires Ambasciata d'Italia a Buenos Aires Cine El Cairo #vivereALLitaliana #CinemaDaCasa #cinemaitaliano

Fondazione Famiglia Calabrese Del Nea 20.07.2020

El 12 de octubre se celebra el Día de la Diversidad Cultural, desde 2010, antes denominado Día de la raza. Según dice el decreto, [...] Que, asimismo, se modi...fica la denominación del feriado del día 12 de octubre,dotando a dicha fecha, de un significado acorde al valor que asigna nuestra Constitución Nacional y diversos tratados y declaraciones de derechos humanos a la diversidad étnica y cultural de todos los pueblos. #12deOctubre #DiaDeLaDiversidadCultural #ComitesRosario #BuenosAires #SantaFe #EntreRios #Corrientes #Misiones #Chaco #Formosa See more

Información

Localidad: Ciudad de Resistencia

Teléfono: +54 362 452-9994

Ubicación: Ayacucho 26 3500 Resistencia, Chaco, Argentina

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